Terni 31 ottobre 2006
Step 1: Il progetto anno 2005/06 Le identità femminili: una risorsa per il volontariato
Step 2: Il programma anno 2006/07 Arte e Società. Pratiche teatrali per un indagine sull’identità femminile.
Step 3: Cineforum, incontri formativi
Articolazione: •- laboratori •- workshops •- incontri formativi •- cineforum
Associazioni promotrici Laboratorio giovani Skene’ teatro, La Valle del Soffio Cantiere d’Arti, Lunati Contact, Il Cubo, Laboratorio Diritti Pace Ambiente, Il Pettirosso. In collaborazione con il Ce.S.Vol di Terni.
Associazioni coinvolte Armonia di Qualità Diverse, Le forme dell’anima, “piccoli grandi lettori” ass.Genitori per il futuro. Asl: Consultorio Città Giardino via Montegrappa Terni.
Step 1: Il progetto anno 2005/06 Le identità femminili: una risorsa per il volontariato
Il percorso primavera 2005 Come artista e donna e poi come presidente dell’associazione La Valle del Soffio Cantiere d’Arti, ne parlo a Simona Troiani in quel momento operatrice di rete del Cesvol, lei mi suggerisce di scrivere un progetto, io svilupperò un’idea intorno a Il corpo delle donne. Il 15 giugno presentiamo la nostra idea al Consultorio Città Giardino di via Montegrappa invitando le professioniste, le operatrici, le utenti del consultorio e qualcuna dell’associazione Nascere in Casa ad un pomeriggio in cui accogliamo le donne attraverso esercizi che ri-conducono al corpo ed all’osservazione su di sé. Ne parliamo. Successivamente facciamo un incontro con le donne dell’associazione Il Pettirosso, Laboratorio Diritti Pace Ambiente. Coinvolgiamo Leilani Weis dell’associazione Lunati Contact e del laboratorio Skene Teatro. Gli incontri vengono infine sintetizzati da Simona come progetto Le identità femminili: una risorsa per il volontariato. Il quale vuole offrire: una serie di opportunità formative, informative, espressive e di approfondimento da elaborare collettivamente e reinvestire operativamente nel territorio. Favorire lo scambio di esperienze e di buone prassi. Inoltre Evidenziare e valorizzare la fortissima componente femminile attiva nel mondo del volontariato e dell’iniziativa sociale e culturale del territorio.
Aprile – Maggio 2006 viene realizzato un percorso aperto Passa(e)ggio dei corpi presso il centro Skenè a cura di Anna Maria Civico, in cui si propongono e si cercano elementi fisici per costruire lo spazio virtuale di una passerella, modalità di presentazione davanti agli altri e punti di avvistamento. Obiettivo di questi incontri è stato divulgare l’intenzione di un programma più esteso ed organico intorno al corpo delle donne.
Dalla pratica alla riflessione e ritorno - Giugno 2006 Il corpo delle donne. Arte e società - di Anna Maria Civico Si pensa a creare le condizioni per dar luogo ad uno spazio in cui mettere l’accento sull’aspetto più profondo e originario delle pratiche artistiche di ricerca. Spazio in cui donne provenienti dai più svariati contesti possano sentirsi accomunate dalla stessa intima natura, ri-conoscersi e andare incontro ad un sentimento che sviluppa la comprensione di genere da cui la comprensione fra i generi. Pensando alle pari opportunità come spazio di crescita sociale nel momento in cui offre anche spazi di approfondimento e pratiche al femminile per continuare quel dialogo interrotto, o più spesso mai avviato, nel nostro ampio e quanto mai variegato contesto sociale in cui le priorità riguardano la sopravvivenza e il fragile equilibrio della persona. Tecniche del teatro di ricerca contemporaneo come contenitore del complesso di elementi necessari a creare il contesto attorno al quale sviluppare tematica e pratiche della ri-conoscenza del corpo. Tecniche che affondano le radici ed ancora si rivolgono a forme tradizionali popolari. L’arte teatrale capace di attuare e disporre di antiche e nuove strategie che qualificano l’espressività umana, luogo che accoglie i corpi cercando, proponendola, l’integrazione con la oikos (da cui ecologia) la casa originaria in cui tutti ci siamo trovati a vivere. In questa prospettiva di integrazione, tra la persona e il proprio corpo e tra individui e ambiente, si pensa che la conoscenza e la ri-appropriazione dell’arte umana per eccellenza, ospite e creatrice di elementi quali la danza, la musica, il canto, la narrazione che si propongono di partire dai corpi, possa aprire il dialogo fra generi e nel genere stesso. Un luogo, Il corpo delle donne, che fa risorsa della differenza, assumendosene il valore. Nell’ottica che proprio dal tessuto comunitario stesso possano venire risposte ed elaborazioni nella direzione di una sapiente innovazione di se stesso affrontate attraverso tecniche le cui funzioni originarie, come un filo turchino che attraversa la storia, non sono sempre e solo state rivolte all’intrattenimento bensì, in primo luogo, ad una strategia precisa di indagine e conoscenza, capace di soffermarsi (attraverso il corpo) sulla funzione del ritmo, della reiterazione, del canto, dell’immaginario, del valore simbolico dell’icona e che fa l’arte e l’artista come strumento e soggetto capace di rapportarsi e di contribuire alla crescita sociale poiché si rivolge alla base, agli individui e ai loro corpi. In sintesi: l’arte della conoscenza del corpo come linguaggio che sa la condizione umana. Un progetto in cui il percorso artistico è trasmissione dei saperi, quelli elementari, quelli che ci riconducono al corpo, imparando a leggerlo, a guardarci dentro e che ci restituisce come valore l’esperienza del quotidiano. Ci restituisce come valore l’esperienza della propria esistenza La ricerca di una relazione viva con il proprio corpo può contribuire ad entrare in contatto con un sé intuitivo capace di interagire con le regole del vivere sociale e condurre a quella qualità recettiva necessaria alla nascita dell’atto creativo, alla nascita di una capacità di osservazione di sé e dunque anche di poter guardarsi a distanza, a non identificarsi totalmente nelle condizioni quotidiane. A prendersi il proprio tempo. A riscoprire la vocazione a guardare e ad ascoltare, assieme al gusto di esercitare la funzione di testimone della realtà. Poter guardare alla memoria e alla cultura individuale, al proprio contesto la propria famiglia, il proprio lavoro come luoghi in cui essere presenti senza esserne fagocitati. Al progetto sono invitate a collaborare donne che da anni lavorano a tecniche artistiche che sviluppano, nelle condizioni necessarie, una conoscenza interiore e dei propri limiti, una conoscenza che è allo stesso tempo fisica e psicologica, emotiva e intellettuale, infine politica e che può condurre a potenziare o a scoprire, attraverso la ri-appropriazione della propria identità corporea, la capacità critica di sé e della realtà e viverla come risorsa.
Si pensa alla interazione tra codici artistici non solo come pratiche ma anche come sguardo sulla società. Ci interessa mettere l’attenzione sull’utilizzo della “immagine donna” da parte dei media, replica infinita di una idea di donna e di femminilità che isola e ghettizza le fasce d’età condizionandone e stereotipandone l’estetica e la funzione, e dando indicazioni per l’uso dei corpi, che condizionano fortemente il corpo della donna e dell’uomo dalla più tenera età. Ci vorremmo soffermare sulla fotografia nella pubblicità, facendo una ricerca a partire da materiale raccolto localmente e a livello nazionale cercando le strategie per indicare la possibilità di osservazione critica dell’idea di donna e di uomo che si propongono sempre più irreali. L’interazione tra i codici sarà l’articolazione entro cui definire uno spazio e un luogo non-privato in cui movimento, voce, immaginario, racconto possano dare forma, proponendola, ad una idea di sé più oggettiva, svincolata dallo stereotipo in cui tutti e tutte si è costrette/i e di cui è spesso difficile rendersi conto se non ci si pone sulla soglia che ci permette lo sguardo a distanza, non solo su di sé ma anche sul contesto in cui si vive. Dunque movimento, voce, immagini e immaginario fotografia e cinema, arte, scrittura creativa e drammaturgia., parole e riflessioni, convegni. Inter codex e operatrici di codici.
Step 2: Il programma anno 2006/07 Arte e Società. Pratiche teatrali per un indagine sull’identità femminile.
Il corpo delle donne Colei che sperimenta è anche colei che esperimenta se stessa mentre sta sperimentando, qualcosa che dà le vertigini, divertente, ipotetica (come se, vorrei, potrei, dovrei), terrificante, difficile da gestire, incerta, relativa. (Richard Schechner)
9/16/23/30 novembre e 7 dicembre 2006 Come un fruscio – un osservatorio sul sé laboratorio di 2 ore ad incontro h. 20-22
Skene - Via Sibilla Aleramo, 20 - Terni
Strumenti e tecniche. Pratiche ed esercizi per il corpo e la voce a cura di Anna Maria Civico Un lavoro sull'attenzione attraverso esercitazioni, meditazioni che esercitano la percezione interiore, che ampliano il proprio territorio di osservazione e d'ascolto Interazioni tra corpo, voce, movimento, pensiero, immagine Elaborazione di strutture di movimento per la relazione spazio/suono/attuanti Il simbolo per vestire le nostre immagini Stare davanti agli altri, la distanza.
13 gennaio 2007 Signora Memoria – una finestra sul presente Condotto da Cora Herrendorf attrice, regista e fondatrice del Teatro Nucleo di Ferrara. http://www.teatronucleo.org/ Workshop intensivo 9-20
Teatro C Videocentro piazzale Bosco - Terni
"Signora Memoria", é un progetto teatrale dedicato a noi al rapporto delle donne con la propria memoria storica e culturale. "Signora Memoria" ci permetterà di indagare, con tecniche teatrali, gli universi femminili delle nostre antenate; per aprire finestre sul nostro presente attraverso il ricordo di storie rimosse o dimenticate Il Progetto Signora Memoria, riservato a donne di ogni età, intende (attraverso il montaggio drammatico dei ricordi, delle vicende personali e del contesto storico che le ha viste protagoniste) recuperare il prezioso tesoro racchiuso nella memoria delle partecipanti. Il lavoro comune donerà nuova dignità alle storie elevandole a Storia e, di conseguenza, contribuirà alla crescita dell’autostima delle protagoniste. Obiettivi La pratica teatrale riveste un'importanza cruciale per le energie, le potenzialità, le capacità nascoste che mette in gioco in ogni individuo. Il teatro, per il suo carattere ludico e simbolico, viene a costituirsi come un formidabile strumento per una nuova e piena presa di coscienza e rivalutazione della propria persona e della propria vicenda storica, dispiegando i propri effetti in direzione dell’eliminazione, o quantomeno attenuazione, dei fenomeni di distorsione della comunicazione fra sé e sé, fra sé e gli altri. Il teatro presenta caratteristiche affabulatorie (il narrare una storia, il recupero della memoria) e finalistiche (l'organizzazione di uno spettacolo, il proiettare la propria attività in un tempo futuro) che consentono un approccio alla propria esperienza di vita mediato da elementi simbolici. La pratica teatrale determina forti fenomeni di aggregazione e socializzazione fra individui, impegnandoli a dividere tempo, spazio e progetto in comune, e stimolandoli alla comunicazione, allo scambio, alla "contaminazione" reciproca.
26/27 gennaio Incontri di lavoro - Immagini e figure, parole e personaggi a cura di Renata Molinari
Teatro C Videocentro piazzale Bosco - Terni
Primo incontro - venerdì tardo pomeriggio, secondo incontro - sabato mattina, terzo incontro - sabato pomeriggio Immagini e figure, parole e personaggi. Percorsi per raccontare e raccontarsi. Aperto a 20 partecipanti.. Già attrice e insegnante, Renata Molinari ha collaborato a vario titolo con Grotowski, prima di diventare dramaturg e insegnante di drammaturgia alla Civica Scuola d’Arte Drammatica di Milano. Con la sua competenza ha sostenuto l’intera maturità artistica di Thierry Salmon. Docente di drammaturgia presso la scuola Civica Paolo Grassi. Collabora con la casa editrice Ubulibri, per la quale ha coordinato negli anni ‘80/’90 la pubblicazione del Patalogo. Realizza laboratori di drammaturgia in diversi contesti formativi e produttivi.
9/10 febbraio 2007 Transizioni – la fisicità della comunicazione Condotto da Leilani Weis - http://www.lunaticontact.splinder.com/ Stage intensivo
Teatro C Videocentro piazzale Bosco - Terni
Ascoltare attraverso la pelle, come un ponte tra il dentro e il fuori, che si esprime attraverso il movimento. Utilizzando l’incontro con gli altri come fonte di ispirazione e spazio creativo libero e pieno di curiosità. Attraverso la pratica si trova la maestria di creare onestamente e poeticamente. La Contact Improvisation è una tecnica di danza nata in America dal lavoro di Steve Paxton, per esplorare nuove possibilità di movimento. La danza Contact ricerca una comunicazione attraverso il contatto con l’altro, si sviluppa attraverso un dialogo fisico in cui tutti i sensi sono coinvolti. Si fonda sulla fluidità, l’equilibrio, la prontezza nei cambi improvvisi e usa la forza di gravità e il pavimento come due partner.
3 marzo 2007 Corpo sentinella – un filo turchino che attraversa la storia Condotto da Anna Maria Civico Stage intensivo 9-20
Teatro C Videocentro piazzale Bosco - Terni
Laboratorio come luogo d’esercizio di ricerca di affinamento di compimento di funzione delle arti e trasmissione dei saperi. Viaggio guidato nello spazio in-attesa del proprio sé. Cercheremo di trovare il corpo espressivo da cui far nascere le seguenti domande: cosa vuol dire: -Lasciarsi guidare da una sensibilità ecologica? -sentirsi a casa nella natura e nel proprio ambiente di vita? -stabilire una relazione viva con gli elementi che ci circondano ed entrare in contatto con il sé intuitivo? -attivare le proprie qualità recettive necessarie all’atto creativo? -riscoprire la vocazione a guardare, ascoltare e riscoprire il gusto di esercitare la funzione di testimone della realtà?
Esempi di riflessioni da corpi sentinella: Il primo passo per contrastare la catastrofe ecologica sta nel riavvicinamento alla natura, nell’oltrepassare la soglia della propria casa (paterna o materna) per entrare nella casa del mondo. Il mondo è tutto un ronzare, uno sbocciare di informazioni, accessibili a tutti, mai negate. (James Hillman)
Non ci sono una trama interessante ne eccezionali peripezie, ma tutto è eccezionale…come a un richiamo estendo io mio territorio! (Tadeusz Kantor)
E Haridasi la parola errante, la poesia nella polvere, quella che non fa la Storia ma l’ascolta e le risponde, quella che non mi fa nemmeno delle storie, e che attraversa tutta l’opera con il suo sacco di stracci, quante volte l’ho affidata alla provvidenza – e senza timori di rappresaglie, perché contavo di ritrovarla qui o là, dopo scene o anni. E la ritrovavo seduta sulla sua eterna pazienza e in un luogo qualsiasi. (Helen Cixous)
23 febbraio 2007 Viaggio breve dell’essere parola breviario o mappa Workshop di Scrittura Creativa a cura di Laila Santirosi
Teatro C Videocentro piazzale Bosco - Terni
Capitolo 1 testo distruttore, testo pulitore Capitolo 2 Scrittura psichica. Incontrarsi nella scrittura. Toccarsi l’anima con le parole. Parola che fa luce nelle miniere del corpo interiore. Testo minatore. Capitolo 3 Uscire alo scoperto. Parola che ci espande nella conoscenza. Capitolo 4 Scrittura artistica. Fare frutti. Parola che si fa arte per attrazione e fusione e genera. Capitolo 5 Ricapitolazione.
23 marzo 2007 Autoritratti dell’anima Workshop di Arte a cura di Emanuela Manini e Laila Santirosi
Teatro C Videocentro piazzale Bosco - Terni
Un tuffo nell’anima, la luce illumina l’oscurità dall’interno, al di là della porta si spalanca una illimitata distesa, piena di inaudita indeterminatezza, priva di apparenza, di interno e di esterno, di alto e basso, di qua e di là, di mio e di tuo, di buono e di cattivo. Architetture di colori che danzano creando luoghi di arcobaleno. Imprevedibile e imprendibile. Sperimentare la meraviglia, amabile eco del Sé. 4 attraversamenti teorico-pratici nella natura del colore 1)Il colore come natura cosmica il colore madre del creato il colore genera forma Esercizio - Autoritratto dell’anima il disegno psichico come autoritratto, riflesso dello stato interiore interpretazione psichica 2)I colori dell’anima L’arcobaleno, la tavolozza celeste, dialogo tra cielo e terra. La funzione di ogni colore e il suo significato. Esercizio – Autoritratto dell’anima interpretazione psichica 3)Mundus Imaginalis andata e ritorno dalla coscienza individuale alla coscienza collettiva Esercizio – Prove di immaginazione. 4)Pittura Psichica Dialogo tra la coscienza e l’arte psichica Esercizio – Prove di colore interpretazione psichica
11/12/13 e /23/24/26/ aprile ultimo step che condurrà alla presentazione di una sintesi del percorso formativo in un contesto aperto nelle giornate 27 e 28 aprile 2007 Spazio Rivelato
Teatro C Videocentro piazzale Bosco - Terni
l’ultimo step sarà realizzato dall’associazione La Valle del Soffio Cantiere d’Arti Tutti gli incontri propongono l’arte della conoscenza del corpo come linguaggio che sa la condizione umana. Verranno proposte pratiche e momenti di riflessione ed elaborazione collettiva legati all’identità e all’immagine della donna. Si vuole dare risonanza alle esigenze espressive e relazionali del mondo femminile e maschile all’interno del tessuto sociale e familiare contemporaneo. Avviare un’informazione approfondita su temi lavorativi e medico-clinici legati all’identità e all’immagine della donna. Aprire uno spazio di dialogo, comunicazione e approfondimento su temi di interesse comune, favorendo la crescita delle conoscenze/competenze, incentivando il lavoro di rete territoriale tra soggetti che lavorano in modo specializzato sulle varie tematiche attinenti al mondo femminile. Il percorso di laboratorio e di workshop tematici è aperto ad un max di 20 persone ed è gratuito. Lo stesso gruppo dovrà partecipare a tutti gli incontri che culmineranno con l’ultimo step di aprile. Il percorso ha una durata complessiva di 50 ore + 20 può essere un valido strumento formativo di conoscenza e apprendimento di tecniche avanzate di relazione con l’altro ed il gruppo. Verranno realizzati conferenze e un cineforum aperti a tutti. Informazioni dettagliate sul sito web www.cesvol.net/identitafemminili Per partecipare bisogna contattare la coordinatrice entro i primi di novembre al tel. 339.6125233 e-mail: amcivico@hotmail.com
Step 3: Cineforum, incontri formativi
CINEMA:
3 maggio 2007 "Sogni ed utopie delle donne nell’India rurale: lasciarsi ispirare, toccare dalle buone pratiche delle esistenze subalterne" a cura di Brigitte Schulze
ore 21,00 Centro Palmetta Terni
Proiezioni di film-documento, presentazione di un viaggio/spedizione attraverso i veicoli: film, foto, poesie, canzoni create dalle donne subalterne del Kerala.
Brigitte Schulze ci conduce in un viaggio empatico nella terra incognita, nel territorio sconosciuto dei sogni e delle utopie dei subalterni. I film sperimentali e autoriflessivi giocano con visioni nuove, voci sconosciute, punti di vista insoliti, informazioni nuove, pieni di amore, responsabilità e...silenzio.
Brigitte Schulze: Insegna sociologia-antropologia e media/ comunicazione interculturale presso: 1. dipartimento 'Indologia' dall'università Wuerzburg (in Bavaria) 2. dipartimento 'Scienze dei Media' all'università Trier (Treviri, Renania-Palatinato) A Borgo Pace (MC) ha attivato il progetto “Borgo Pace, Memoria ed Utopia della Civiltà Contadina per una vita in Salute e Pace” in rete con European Feminist Forum (Amsterdam, Paesi Bassi), Zentrum fur Friedenskultur (Centro per una Cultura di Pace, Siegen Germania), “Medienhaus Mainz” (Mainz, Germania) e l’Associazione Lokal - Fernsehen & Medienbildung (Locale - TV & Media Educazione, Mainz)
Giugno 2007 •6 INCONTRI CON PROIEZIONE DEL FILM E DISCUSSIONE GUIDATA SULL’ARGOMENTO “DONNE: POTERE E CONFLITTO”
La scelta dei film sarà orientata verso la cinematografia contemporanea indipendente di registe donne, che affrontano il tema del conflitto generazionale e sociale tra donne, la condizione sociale della donna e i conflitti che ne derivano. Gli incontri sono volti a creare occasioni di discussione e confronto attivo sulle problematiche femminili.
INCONTRI FORMATIVI
Madri, mostri, macchine: costruzioni dell’immaginario - Incontro con Anna Maria Crispino Sabato 2 giugno - scalette del Teatro Verdi Terni
Programma e date in via di definizione.
Dove: centro Skene’ via Sibilla Aleramo 20 e Centro Multimediale piazzale Bosco, ambiente Terni, La Siviera sala Laura, Consultorio Città Giardino, Palmetta.
Rete di associazioni centro Skene’: La Valle del Soffio Cantiere d’Arti, Lunati Contact, Il Cubo, Il Pettirosso, Armonia di Qualità Diverse, Le forme dell’Anima, “piccoli grandi lettori” ass.Genitori per il futuro, Demetra
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